Titolo originale: Les deux anglaises et le continent
Anno: 1971
Nazionalità: FRA
Produzione: Cinétel/Les Films du Carrosse
Genere: Drammatico
Durata: 1 ora e 48 minuti (Durata orig.: 2 ore e 10 minuti)
Divieto: Minori di 14 anni
Regia: François Truffaut
Cast: Jean-Pierre Léaud,
Kika Markham,
Stacey Tendeter,
Sylvia Marriott,
Marie Mansart,
Philippe Léotard,
Iréne Tunc
Sceneggiatura: François Truffaut, Jean Gruault (dal romanzo di Henri-Pierre Roché)
Fotografia: Nestor Almendros
Musica: Georges Delerue
Due giovani sorelle inglesi, durante una vacanza instaurano un rapporto di amicizia con un ragazzo francese. Lui s'innamora, corrisposto, della prima, ma quando rientra a Parigi diventa l'amante dell'altra.
Senza tante sottigliezze e insignificanti girotondi attorno al tema della fedeltà, regolamentata nella morale benestante, François Truffault centra in pieno l'ambiguo concetto del triangolo sentimentale e del suo fatale insuccesso. La rappresentazione čè turgida e pessimista; non concede spazio al romanticismo ma solo alla gelida esposizione di un'analisi interazionista, che si esalta nel fallimento dell'amore e nell'omaggio alla fisicità sessuale espressa nel suo più intimo movimento. Tratto dall'omonimo romanzo di Henri-Pierre Roché, autore a garanzia di Truffaut, il quale un decennio prima trasformò in film un altro suo romanzo, attraverso l'epocale Jules e Jim, di analoga sintonia, anche se più ovattato.
Lo scandalo
Al primo impatto, pubblico e critica rimasero spiazzati e piuttosto sconcertati, non tanto per la storia in se, quanto per la sgradevole rappresentazione della fisicità sessuale, con particolare cenno all'atto carnale della "prima volta", riprodotto da eloquenti immagini in riferimento a conati di vomito, lacrime, disperazioni continuative, deflorazioni, perdita di sensi e masturbazioni. L'insuccesso del film fu tale che Truffaut, in accordo con la produzione, decise di intervenire con un imprecisato numero di tagli per un totale di circa 15 minuti; questo, per rendere la storia più fluida e meno ancorata al soggetto erotico, ma il risultato fu ugualmente fiacco. Rivalutato nel tempo, nella versione DVD furono reintegrate in gran parte le scene al tempo soppresse. La censura italiana dell'epoca, impose il divieto ai minori di 14 anni e il taglio completo della sequenza nella quale la protagonista perde la verginità e abbondanti dosi di sangue.