Durata: 1 ora e 15 minuti (Durata orig.: 1 ora e 19 minuti)
Divieto: Film per tutti
Regia: Frank Borzage
Cast: Spencer Tracy,
Loretta Young,
Marjorie Rambeau,
Glenda Farrell,
Walter Connolly,
Arthur Hohl,
Dickie Moore
Sceneggiatura: Jo Swerling (dalla piéce di Lawrence Hazard
Fotografia: Joseph H. August
Musica: W. Franke Harling
Povero ma disponibile verso il prossimo, incontra giovane senza lavoro e fissa dimora. La ospita nella baraccopoli fuori New York; lei si innamora ma lui è restio fin quando, dal loro rapporto nasce un figlio. L'uomo, pur di provvedere alla urgenze le prova tutte, persino un tentativo di rapina; poi comprende che non può separarsi da lei.
Melodramma dai risvolti romantici e poetici, quasi un apologo descrizionista delle classi indigenti americane nel periodo della Grande Depressione, che all'epoca falcidiò sogni e speranza anche dei più tenaci. La coppia, anche nella vita, Spencer Tracy-Loretta Young funziona a meraviglia, la ricostruzione ambientale è notevole e la fotografia in bianco e nero assume toni efficaci di visibile espressionismo, curato da un atmosfera fosca e tetra. Frank Borzage fu tra i pochi registi americani capace di far 'vedere' il sentimento. Film rivalutato solo a posteriori.
Lo scandalo
Il film trasgredì in gran parte le rigide regole di comportamento in ambito di autocensura introdotte due anni prima dal Codice Hays su stesura di Martin Quigley e Daniel Lord. Per il tema del rapporto sessuale prematrimoniale, fu inizialmente proibito ai minori, ma in seguito la pellicola andò incontro a tagli di circa quattro minuti, special modo per la scena della gravidanza in parte soppressa e, inoltre, la censura modificò diversi dialoghi. Le edizioni di esportazione seguirono stesso trattamento, per i paesi anglosassoni e in gran parte europei. In Italia arrivò per ultimo e l'allora nascente Centro Cattolico Cinematografico (1935) ne sconsigliò la visione. Fece ulteriore scandalo il rapporto sentimentale tra Spencer Tracy e Loretta Young, nato sul set del film e basato sulla convivenza, assolutamente inaccettabile in quell'epoca.