Cape Fear - Il promontorio della paura Cape Fear (1991) I soldi degli altri Other People's Money (1991) Old gringo - Il vecchio gringo Old Gringo (1989) La protesta del silenzio Amazing Grace and Chuck (1987) L'oca selvaggia colpisce ancora The Sea Wolves (1980) I ragazzi venuti dal Brasile The Boys from Brazil (1978) Mac Arthur, il generale ribelle MacArthur (1977) Il presagio The Omen (1976) La mia pistola per Billy Billy Two Hats (1974) Il solitario di Rio Grande Shoot Out (1971) L'uomo senza scampo I Walk the Line (1970) Abbandonati nello spazio Marooned (1969) La lunga ombra gialla The Chairman (1969) L'oro di Mackenna Mackenna's Gold (1969) La notte dell'agguato The Stalking Moon (1968) Arabesque (1966) Mirage (1965) ...e venne il giorno della vendetta Behold a Pale Horse (1964) Capitan Newman Captain Newman, M.D. (1963) Il buio oltre la siepe To Kill a Mockingbird (1962) La conquista del West How the West Was Won (1962) Il promontorio della paura Cape Fear (1962) I cannoni di Navarone The Guns of Navarone (1961) L'ultima spiaggia On the Beach (1959) Adorabile infedele Beloved Infidel (1959) 38º parallelo: missione compiuta Pork Chop Hill (1959) Il grande paese The Big Country (1958) Bravados The Bravados (1958) La donna del destino Designing Woman (1957) Moby Dick, la balena bianca Moby Dick (1956) L'uomo dal vestito grigio The Man in the Gray Flannel Suit (1956) Pianura rossa The Purple Plain (1954) Gente di notte Night People (1954) Vacanze romane Roman Holiday (1953) Il forestiero The Million Pound Note (1953) Il mondo nelle mie braccia The World in His Arms (1952) Le nevi del Kilimangiaro The Snows of Kilimanjaro (1952) Davide e Betsabea David and Bathsheba (1951) L'avamposto degli uomini perduti Only the Valiant (1951) Le avventure del capitano Hornblower Captain Horatio Hornblower (1951) Romantico avventuriero The Gunfighter (1950) Cielo di fuoco Twelve O'Clock High (1949) Il grande peccatore The Great Sinner (1949) Cielo giallo Yellow Sky (1948) Il caso Paradine The Paradine Case (1947) Barriera invisibile Gentleman's Agreement (1947) Passione selvaggia The Macomber Affair (1947) Duello al sole Duel in the Sun (1946) Il cucciolo The Yearling (1946) Io ti salverò Spellbound (1945) La valle del destino The Valley of Decision (1945) Le chiavi del paradiso The Keys of the Kingdom (1944) Tamara, figlia della steppa Days of Glory (1944)
Studi e formazione: ´High School State University´ di San Diego - ´St. John's Military Academy´ di Los Angeles - ´University of California´ di Berkeley - ´Neighborhood Playhouse Theater School´ di New York.
Tra i più amati attori americani e tra i colossi del cinema hollywoodiano di sempre. La sua eleganza e portamento, il ciglio pensieroso, il fare taciturno ma risoluto e l'omogeneità dei suoi ruoli ne fanno da subito una star capace di esprimere come pochi altri il perfetto interprete del semplicismo e delle virtù statunitensi, inquadrate dal punto di vista del cittadino americano di medio livello.
Dalla California si trasferisce a New York per studi e per mantenersi si adatta a qualsiasi lavoro, compresi quelli d'intrattenitore radiofonico e venditore porta a porta.
Approda per breve tempo in teatro con scarsi risultati, prima al Radio City di New York e successivamente al Barter Theatre di Abingdon in Virginia. Nel cinema entra dalla porta principale ed è subito protagonista dall'esordio in Tamara, figlia della steppa. Subito dopo è artefice in altri due film importanti come Le chiavi del Paradiso (di John M. Stahl del 1944) e Io ti salverò (di Alfred Hitchcock del 1945).
Ottiene un contratto dalla 20th Fox a lunga scadenza, ma allo stesso tempo, con clausole ben precise protette da qualsiasi cavillo giuridico, ne firma altri tre: con la M-G-M, la RKO e la Selznick Productions. Un caso unico e mai ripetuto nell'epoca dello Star-System.
Nel superwestern Duello al sole, invertì il ruolo all'ultimo istante con Joseph Cotten, quando il copione originale prevedeva il contrario: Cotten nel ruolo del cattivo e Peck in quello del fratello buono.
Credendo ciecamente, al contrario di tutti, sulla capacità professionale di Audrey Hepburn, chiede obbligatoriamente di averla al suo fianco in Vacanze Romane e pretende il nome dell'attrice al fianco del suo nei titoli di testa. In questo modo e non certo in maniera programmata, facilitò la rapida ascesa di un'attrice ancora sconosciuta. Inoltre proprio per questo film, pronosticò per la Hepburn il premio Oscar; tra lo sbigottimento generale, dal momento che si trattava di attrice esordiente e soprattutto anonima, la statuetta arrivò puntuale.
Il suo grande rimpianto, che si portò appresso per tutta la vita, fu quello di aver rifiutato il ruolo poi andato a Gary Cooper in Mezzogiorno di fuoco. Letto il copione, credeva fosse una storia molto simile ad un film da lui già interpretato nel 1950, Romantico avventuriero, ma dovette ricredersi.
Pur attraversando tutti i generi, dal western alla commedia, dal war-movie al dramma, non si è mai cimentato in kolossal in costume di carattere storico-religioso, all'infuori di David e Betsabea, dove fu scelto dal produttore Derryl Zanuck per il suo ´viso biblico´. Sempre in questo tipo di film fu scartato dai provini del Quo Vadis di Mervyn LeRoy del 1951 unitamente a Elizabeth Taylor; entrambi furono sostituiti da Robert Taylor e Deborah Keer.
Negli primi anni sessanta si conferma ancora una volta star di prima grandezza, interpretando in rapida successione tre film di successo: I cannoni di Navarone, Il promontorio della paura (presente anche nel discutibile remake di Martin Scorsese del 1991) e, su tutti, Il buio oltre la siepe, dove finalmente vince l'Oscar come miglior attore protagonista, in una prova eccellente ma non la migliore in assoluto tra quelle prestate in 50 anni di carriera.
In Il promontorio della paura, la scena di lotta con Robert Mitchum ad un tratto divenne reale. I due se le diedero davvero, dopo che Peck, accidentalmente, colpì con un forte pugno lo zigomo di Mitchum il quale reagì rabbiosamente. Il regista J. Lee Thompson non riuscì a fermarli e l'azione proseguì per qualche minuto, fin quando le maestranze intervennero sul set per dividerli. La sequenza fu proposta interamente nel film.
Nel decennio successivo, con il cinema che cancella le tradizioni per volgere al ´nuovo´, Gregory Peck appare spaesato e non apertamente convinto delle prove offerte in film decisamente fuori portata dalle sue inclinazioni. Riesce ad essere efficace in Il presagio, ma appare quasi ridicolo in I ragazzi venuti dal Brasile dove interpreta - truccatissimo - il perfido dott. Mengele, medico dei campi di sterminio nazisti; e addirittura contro natura in Mac Arthur, il generale ribelle - lui dichiaratamente democratico, pacifista e antirazzista - nel ruolo del reazionario generale Mac Arthur.
Sul finire della carriera, quando ormai le sue apparizioni sullo schermo si contano sulle punta delle dita, riesce ancora a dare la zampata del leone con tre magistrali e brevi interventi in I soldi degli altri, Ritratti e nel tv-movie "Moby Dick" (remake dell'omonimo film del 1950 di John Huston da lui interpretato) dove, in un incisivo piccolo ruolo riesce a vincere il Golden Globes come miglior attore non protagonista.
Tra gli anni sessanta e settanta, è stato membro autorevole del National Council on the Arts e presidente dell'Academy of Motion Picture Arts & Sciences.
Per la prestazione offerta in Il presagio (1976), l'attore riesce a far inserire una clausola nel contratto che, oltre l'ingaggio volutamente tagliato, lo premia con il 10 per cento dell'incasso ai botteghini. Il film, riscosse notevole successo nel mercato nordamericano con una cifra complessivamente superiore a 60 milioni di dollari. Di fatto, è il film dove l'attore ha guadagnato più di qualsiasi altro interpretato in carriera.
Nel 1978 scrive un'autobiografia dal titolo ´An Actor's Life´ dove, oltre a tracciare la propria carriera artistica, disegna la metamorfosi di Hollywood, osservata in prima persona; dai fulgidi anni '40 all'inversione di tendenza negli anni '70.
È stato il primo attore nativo della California ha vincere l'Oscar come miglior attore protagonista. Ciò è avvenuto alla 35esima edizione dell´Academy Awards.
L'autorevole American Film Institute, ha stabilito che il personaggio eroico più famoso nella storia del cinema di ogni tempo è, senza alcun ombra di dubbio, Atticus Finch; personaggio interpretato da Peck in Il buio oltre la siepe (1962). Al secondo posto si è classificato Indiana Jones e al terzo Jamen Bond.
Muore a 86 anni per insufficenza respiratoria a seguito di una grave forma di polmonite.
Si è sposato due volte: con l'imprenditrice finlandese Greta Kukkonen (3 figli, Jonathan, morto suicida nel 1975, Stephen, pluridecorato nella guerra del Vietnam e Carey) dalla quale si è separato (concedendogli una villa a Beverly Hills e un assegno annuo di mantenimento di 325mila dollari, oltre una buonuscita di 500mila dollari in contanti) per unirsi in matrimonio con la giornalista e documentarista Veronique Passani, conosciuta sul set italiano di Vacanze romane del 1953 (2 figli, Tony e Cecilia, entrambi attori).
Nella vita, è stato amante delle attrici Ingrid Bergman e Barbara Payton.
Ha detto: - "Mi rendo conto solo adesso quanto la vita sia breve. Non sprecherò altro tempo in recriminazioni su ciò che avrei potuto fare e non ho fatto. Cercherò invece di capire quali siano stati i miei veri errori consumati in un'esistenza da privilegiato"
La sua migliore interpretazione Il caso Paradine
Il suo film più famoso Il buio oltre la siepe
La sua peggiore performance I ragazzi venuti dal Brasile
OSCAR
Il buio oltre la siepe Premio speciale 'Jean Hersholt' (1968)
NOMINATION ALL'OSCAR
Le chiavi del Paradiso
Il cucciolo
Barriera invisibile
Cielo di fuoco
GOLDEN GLOBES (USA)
Il cucciolo
Il buio oltre la siepe
Capitan Newman (nomination)
Mac Arthur, il generale ribelle (nomination)
I ragazzi venuti dal Brasile (nomination)
"Moby Dick" (film-tv, nomination) Premio Cecil B. DeMille (1968)
NATIONAL BOARD OF REVIEW (USA)
Premio alla carriera (1983)
AMERICAN FILM INSTITUTE (USA)
Premio speciale ´Una vita per il cinema´ (1989)
BAFTA (ING)
Vacanze romane (nomination)
Il buio oltre la siepe (nomination)
FESTIVAL DI BERLINO (GER)
Orso d'oro alla carriera (1993)
CESAR (FRA)
César alla carriera (1995)
FESTIVAL DI CANNES (FRA)
Premio speciale alla carriera (1989)
DAVID DI DONATELLO (ITA)
Il buio oltre la siepe (Migliore attore straniero) David speciale alla carriera (2003)