L'uomo che prende gli schiaffi (1924, He Who Gets Slapped) La grande parata (1925, The Big Parade) La vedova allegra (1925, The Merry Widow) La Boheme (1926) La carne e il diavolo (1926, Flesh and the Devil) Anna Karenina (1927, Love) Destino (1928, A Woman of Affairs) I cosacchi (1928, The Cossacks) Downstairs (1932) Fast Workers(1933) La regina Cristina (1934, Queen Christina) The Captain Hates the Sea (1934)
Il suo vero nome era John Cecil Pringle. Elegante seduttore nell'epoca del silent-movie, raccoglie l'eredità che fu di Rodolfo Valentino e Ramon Novarro. Dopo gli studi alla Hitchcock Military Academy di San Rafael in California,0iInizia la carriera nel 1915 alla Triangle, dove appare in corto e lungometraggi per lo più senza accredito o in ruoli limitrofi. Notato dai grandi produttori per il suo fascino nascosto e una prorompente virilità, nel 1920 č ingaggiato dalla Fox che, per quattro anni, ne fa l'artista di punta, ma soltanto per film comuni dove Gilbert manifesta grande insofferenza, poiché privato di esprimere il suo vero talento drammatico. Il passaggio alla MGM sotto il controllo di Irving Thalberg, non cambia molto la situazione ma accresce a dismisura la popolarità di un artista ormai giunto ai picchi della celebrità assoluta. Nel periodo, è personaggio di prim'ordine nelle grandi produzioni come La grande parata, La Boheme, Anna Karenina e I cosacchi. La tormentata storia d'amore con la diva Greta Garbo (che lo piantò in asso il giorno del matrimonio), con la quale recita in coppia in diversi film e i continui dissidi con il potente producer Louis B. Mayer (che aggredì il giorno delle nozze con la 'divina' accusandolo come responsabile del fallito matrimonio), lo inducono, in preda a continui esaurimenti nervosi, a rifugiarsi nell'alcol. L'avvento del sonoro è un po' la goccia che trabocca dal vaso. Completamente spiazzato dal nuovo evento, non riesce, malgrado un timbro di voce eccellente, ad adeguarsi al cambiamento e all'innovativo sistema di recitazione, lontano anni luce da quello espresso nel cinema muto. Di conseguenza, il suo mito declina vertiginosamente in direzione dell'anonimato più completo; e anche se da prova di talento in Downstairs (1932) e La regina Cristina (1934, la sua presenza fu fortemente voluta da Greta Garbo, giunta in suo soccorso), ormai la carriera d'artista è sicuramente compromessa, soprattutto per ingerenze negative nate all'esterno dei set e la dipendenza all'alcolismo che lo porta al baratro e poi alla morte, arrivata per infarto a soli 35 anni. Nel 1980, Barry Bostwick lo interpreta nel film-tv semibiografico 'The Silent Lovers'. Quattro matrimoni e altrettanti divorzi: con Olivia Burwell, Leatrice Joy (una figlia, Leatrice), Ina Claire e Virginia Bruce (una figlia, Susan Ann). Ha intrattenuto relazione con l'attrice Lilyan Tashman. Alcune fonti riportano la sua data di nascita nel 1895 e non nel 1899.