One for the Book
(1940)
Signorine, non guardate i marinai
(1942, Star Spangled Rhythm)
Il miracolo del villaggio
(1944, The Miracle of Morgan's Creek)
Un fidanzato per due
(1944, And the Angels Sing)
Bionda incendiaria
(1945, Incendiary Blonde)
La storia di Pearl White
(1947, The Perils of Pauline)
L'uomo che vorrei
(1948, Dream Girl)
Anna prendi il fucile
(1950, Annie Get Your Gun)
Il più grande spettacolo del mondo
(1952, The Greatest Show on Earth)








GOLDEN GLOBES
Anna prendi il fucile
(nomination)



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Il suo vero nome era Elizabeth June Thornburg. Attrice e cantante americana di prorompente vitalità, temperamento focoso, sguardo spiritato, dotata di gran brio, più che effervescente in tutti i musical all-star da lei interpretati nel decennio Paramount anni '40. Sin da bambina, da famiglia disagiata in condizioni economiche precarie, si esibisce in manifestazioni canore, prima nei teatri scolastici e in seguito in pub e perfino agli angoli delle strade. Lascia la scuola al nono anno (corrispondente al nostro primo superiore) per meglio dedicarsi all'attività artistica, fino a approdare nel 1939, dopo una breve esperienza radiofonica guidata da Johnny Mercer, a Broadway, indiscussa vetrina di lancio per le nuove speranze del cinema; qui, dopo varie esibizioni con Keenan Wynn ed Eva Arden, si afferma con il soprannome "Blonde Bombshell" (Bomba Bionda). Passa al cinema, e firma un lungo contratto (rinnovabile automaticamente ogni quattro anni) con la Paramount ed emerge come assidua interprete nella serie musical-sketches di George Marshall e cantante del repertorio di Frank Loesser. Tra i lavori più significativi del periodo, è da ricordare in Signorine, non guardate i marinai (1942), Il miracolo del villaggio (1944, di gran successo al botteghino), Bionda incendiaria (1945, film costruito a sua misura), La storia di Pearl White (1947) e Anna prendi il fucile (1950). Nel 1952, Cecil B. DeMille la vuole protagonista nel kolossal circense Il più grande spettacolo del mondo, che segnerà, per futili motivi di rivalsa contrattuale, la fine della professione artistica nel cinema. Difatti, l'anno seguente, l'attrice s'impunta con i vertici dello studios, responsabili a suo dire, di non aver accettato per contratto il coreografo Charles O'Curran, suo secondo marito, come regista futuro di tutti i suoi film. Lascia la Paramount e si rivolge alla MGM, che però la respinge in ossequio al tacito patto di ferro esistente tra le grandi case produttrici. Così, nel 1957, dopo aver trovato un ruolo al fianco di Dana Andrews nel drammatico Spring Reunion, prodotto dalla indipendente Bryna, lascia definitivamente il cinema per dedicarsi alla televisione, con assiduità ma tra il medio e il mediocre in alterni risultati. Nel 1965 si ritira da ogni attività, con breve parentesi nel 1977, dove ricompare brevemente nell'episodio 'Everybody Pays the Fare' del tv-series "Baretta". Senza più attività, quasi sul lastrico, sfuggito quel timbro vocale che la caratterizzò nel passato, distrutta da alcol e droga, è ospitata in una parrocchia nel Rhode Island, dove si presta come lavandaia, stiratrice, portinaia e cuoca. Da qui, una crisi mistica la converte al cattolicesimo; alimentata da nuova vitalità, decide di riprendere gli studi lasciati da ragazza e nel 1978, a 57 anni, si iscrive al Salve Regina University di Newport. Laureata e ristabilite le condizioni economiche, diventa nello stesso ateneo maestra di canto e insegnante di recitazione, fino a conseguire nel 1985, dalla Compagnia Emerson College di Boston, il premio 'Award of Achievement' per il contributo offerto nei confronti del teatro musicale. Nel 1992, fonda il 'Residence XII', centro di riabilitazione per alcolisti situato nei sobborghi di Seattle. Muore di cancro al colon nel 2007 nella sua casa di Palm Spring. Sposata quattro volte con altrettanti divorzi: primo matrimonio con l'operatore Ted Riskin (due figlie, Lindsay Diane e Candy), poi con il coreografo Charles O'Curran, lo scrittore Alan Livingston e il jazzista Pete Candoli (una figlia, Carolyn).







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