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Sigla 20th Centyry Fox (Alfred Newman, 1935)



Tra le grandi majors è l'ultima nata; esattamente nel 1935, frutto di una fusione a tre con la Fox di Wilhelm Fried fondata nel 1912, la Twentieth Century Pictures, a sua volta sorta nel 1933 per opera di Darryl F. Zanuck e attraverso la conpartecipazione di Joseph Schenck della United Artists; da questa unione la casa prese così il nome di Twentieth Century-Fox Film Corporation. La Fox era già famosa per aver sperimentato e poi diffuso il sonoro nei cinegiornali attraverso la "Fox Movietone" e questo suo punto di forza gli fece acquisire, oltre il carisma, notevoli riscontri economici derivati dalle congiunture con la già famosa Western Electric e la finanziaria Hasley & Stuart. Wilhelm Fried (noto come Wilhelm Fox) decise di investire tutti i proventi nell'acquisto di sale cinematografiche sparse nel paese. E tale iniziativa divenne un business senza precedenti, progressivamente inarrestabile, al punto che le sale controllate dalla Fox furono ben 535 negli USA e 456 all'estero; seconda solo alla Paramount che ne controllava oltre 1500.


   

   

I fondatori della Twentieth Century-Fox Film Corporation. Da sinistra in alto, Wilhelm Fried, Darryl F. Zanuck, Joseph Schenck e Rupert Mardoch.

Qui sotto - Il primo marchio della Fox in bianco e nero; di seguito, il simbolo negli anni del Technicolor e quello per la versione in Cinemascope.




Dopo la fusione del '35 e l'iniziale periodo di assestamento, lo studios passò di mano. Fried fu estromesso dalla compagnia, sostituito da Sidney Kent, più un factotum che un vero direttore. Chi realmente comandava era Darryl F. Zanuck che tenne le redini per 21 anni consecutivi, improntando a suo gusto e misura la maggior parte dei film prodotti. Tuttavia, l'entourage dovette attendere ben cinque anni prima di registrare il suo primo vero successo, che ottenne con Il segno di Zorro (1940). L'idea iniziale fu di dedicarsi ai classici, a film ricavati da storie vissute (Bernadette, 1943), ma con lo sguardo sempre rivolto ai generi preferiti dal pubblico dell'epoca. Negli anni '50 si distinse con le grandi produzioni in costume (con La Tunica del 1953 inaugura il sistema di ripresa in Cinemascope), i musical e film di guerra; poi, praticamente tutti i generi, spesso con ottimi riscontri (Il cigno nero, Furore, Sfida infernale). Nel periodo, tra gli attori e le attrici sotto contratto si ricordano Betty Grable, Shirlhey Temple, Tyrone Power, Maureen O'Hara; mentre il più fedele e spesso sfruttato regista fu Henry King. Negli anni '60 la crisi investì anche la Fox che rischiò seriamente il tracollo con Cleopatra (1963), ma negli anni a seguire seppe gradualmente riprendersi grazie ad alcuni successi di rilievo come Il giorrno più lungo (1962), M.A.S.H. (1970), Il braccio violento della legge (1971, vincitore dell'Oscar) e il catastrofico Inferno di cristallo (1974, campione d'incassi per l'anno in corso).


L'ingresso degli stabilimenti della Fox in una immagine dei primi anni '30.

Dagli anni '70 in poi, grazie a Guerre Stellari e alla consociativa di George Lucas e Steven Spielberg, lo studios riacquistò il suo antico splendore economico, almeno in sede di distribuzione, che tutt'oggi detiene con la proprietà del magnate australiano Rupert Mardoch che rilevò l'intero pacchetto nel 1985 agglomerandolo alla News Corporation, allargando così gli orizzonti anche verso la televisione ("I Simpsons", "Futurama", "24"). Tra i successi contemporanei vanno menzionati la serie di X-Men, i prequel di Star Wars, Master and Commander - Sfida ai confini del mare e The Day After Tomorrow.



I PIÙ IMPORTANTI NOMI DELLO STAFF TECNICO E ARTISTICO SOTTO CONTRATTO CON LA MAJOR
(periodo: dall'introduzione del sonoro alla fine degli anni '50)


Compositori: Alfred Newman, Hugo Friedhofer, Cyril J. Mockridge, David Buttolph
Fotografi: Leon Shamroy, Arthur C. Miller, Charles G. Clarke, Milton Krasner
Tecnici del montaggio: Barbara McLean, Jack Dennis
Tecnici del suono: Roger Heman, E. Clayton Ward, Carlton W. Faulkner, George Leverett, Alfred Bruzlin
Scenografi: George W. Davis, Lyle R. Wheeler, Richard Day, Hans Peters, Bernard Herzbrun, James Basevi
Arredatori: Paul S. Fox, Thomas Little
Effetti speciali: Fred Sersen, L.B. Abbott, Emil Kosa
Truccatori: Ben Nye, Guy Pearce
Costumisti: Charles Le Maire, Royer, René Hubert, Vittorio Nino Novarese




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