La Itala Film nasce a Torino nel 1906 per opera di Carlo Rossi e del regista Giovanni Pastrone, alias Piero Fosco. Inizialmente prende il nome di Rossi & Company, stabilisce gli stabilimenti di ripresa prima in città a Corso Casale, poi nell'interland torinese a Ponte Trombetta.
Dopo un inizio tiepido basato su produzioni di film comici (o le comiche per tutta la serie di Cretinetti con il francese André Deed), ma comunque di buon riscontro presso il pubblico, la Itala compie il grande passo e in breve si proietta verso la spettacolarità e il gigantismo visivo. Sotto l'egida di Pastrone lo sforzo economico è notevole; dopo La caduta di Troia del 1911, nel 1914 è la volta del celeberrimo Cabiria, realizzato senza badare a spese, con l'apporto di Gabriele D'Annunzio per le didascalie e con una diffusione mondiale senza precedenti.
Pastrone inventa la "carrellata", subito ripresa da maestri d'oltreoceano come D.W. Griffth; ma il fiore all'occhiello della casa torinese è, senza dubbio, da riscontrare nei primordiali effetti speciali (o trucchi) eseguiti in molte pellicole dallo specialista spagnolo Segundo de Chomòn.
Dopo il successo internazionale di Cabiria, Pastrone dirige un altro colosso, ancora più gigantesco del precedente, dal titolo La Bibbia, ma il film, causa l'inizio della prima guerra mondiale non sarà mai terminato e tutti i set costruiti al dettaglio sono demoliti.
Il kolossal diventa il film per eccellenza. La rievocazione storico-classica è il punto di forza di tutte le compagnie cinematografiche del periodo (a Torino ne sorsero nello spazio di pochi anni una quindicina, tra le quali la celebre Ambrosio, la Cenisio, l'Aquila, la Pasquali Film e la Savoia) e i film in tale direzione sono stimabili nel 70% della produzione annua.
La Itala produce una serie su Maciste (alpino, atleta, poliziotto, innamorato, all'inferno), La regina di Troia, Lucrezia Borgia; opta in seguito per il cinema popolare con inclinazione drammatica (Il fuoco, L'olocausto, Addio, giovinezza!, Appassionatamente, Il padrone delle ferriere). In epoca del sonoro e negli anni '40 produce Vertigine, I pagliacci, Il re del circo, Nel gorgo del peccato.
Nel dopoguerra, con la rinascita del cinema italiano improntato verso altre dialettiche, l'espansione di Cinecittà, ma soprattutto per mancanza di coordinamento interno, la Itala Film conosce una crisi progressiva che la porterà a cessare la propria attività nel 1955.
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