Cast:
Vincent Price
Ellen Drew
Vladimir Sokoloff
Beulah Bondi
Reed Hadley
Robert Barrat
Robin Short
Tina Pine
Karen Kester
Margia Dean
Barbara Woodell
I. Stanford Jolley
Fred Kohler jr.
Tristram Coffin
Angelo Rossitto
Sceneggiatura: Samuel Fuller
(dal soggetto di Homer Croy)
Musica: Paul Dunlap
Fotografia: James Wong Howe
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Arizona, 1872. Un uomo, addetto al registro degli immobili, falsifica importanti documenti per dimostrare di essere l'unico discendente di un nobile casato spagnolo, al quale il Re di Spagna ha donato il territorio dell'Arizona. Subito creduto, si installa come dominatore dello stato; poi, scoperta la truffa, prima rischia il linciaggio, poi è condannato a sei anni di carcere.
Da un episodio realmente accaduto, Samuel Fuller, alla sua seconda regia, prende spunto dalla figura dell'impostore James Addison Reavis e fa simil-western singolare, nel quale esalta la furbizia disonesta del protagonista e la sua forza interiore, capace, pur consapevole dell'inevitabile sconfitta, di fare a pezzi le leggi con l'unico scopo di minacciare un intero stato. Godibile soprattutto per l'istrionismo messo a punto da un Vincent Price perfetto nel ruolo, è un film che si prende molte licenze dalla storia reale (James Addison Reavis dominò l'Arizona per 14 anni e fu condannato a due anni di reclusione, non a sei), materializzata in stile di eccentrico e inverosimile melodramma. Girato in due settimane, si fa ammirare per le perfette inquadrature in bianco e nero di James Wong Howe, sia a campo lungo (folla inferocita, salone della mappa), sia nei primi piani, notevoli nella scena finale del linciaggio. Nel 1939, la Warner Bros. acquistò i diritti del testo "The Prince of Imposters" (1898), di Will M. Tipton, per farne un film dall'analogo titolo, con Edward G. Robinson protagonista e regia affidata a Anatole Litvak, ma il progetto si arenò e non ebbe alcun seguito.