Cast:
Alan Ladd
Jean Arthur
Van Heflin
Brandon De Wilde
Jack Palance
Ben Johnson
Elisha Cook Jr.
Edgar Buchanan
Nancy Kulp
Emile Meyer
Sceneggiatura: A.B. Guthrie Jr.
(dal romanzo di Jack Schaefer)
Musica: Victor Young
Fotografia: Loyal Griggs
Original Track Music
(1.00)
Latifondista del bestiame vuol spodestare i coloni dalla loro terre per averle tutte per se e pur di raggiungere lo scopo non bada a mezzi termini, fino ad assoldare un killer professionista. Pistolero taciturno, giunto dal nulla, ospite di una famiglia di contadini, ben presto ne prende le difese.
È il canto del cigno dell'epopea western, dei suoi miti e dei suoi eroi, che George Stevens, alla sua unica regia nel genere, affronta con impassibile senso del tempo che scorre, non più rigenerato ma costretto a una fusione con il progresso che avanza, implacabile, cinico e violento non meno dell'epoca risalente ai primi albori della frontiera. Il film, in alcuni frangenti cupo e ossessivo ma potente nella variante psicologica, incentra la storia su due personaggi: l'enigmatico Shane, prototipo del giustiziere che scende in campo a favore dei piú deboli, ma anche uomo capace di accendere speranze ormai al tramonto; e Joey, fanciullo che divinizza il pistolero al punto di anteporlo persino ai suoi genitori. Almeno due sequenze veramente memorabili, quella della rissa nello spaccio e l'altra, il duello finale all'interno del saloon, ripreso nella penombra della notte in una delle pagine più incisive nella storia cinematografica dei duelli-western. Nel 1985, Clint Eastwood prese da questo film numerosi spunti per dirigere e interpretare Il cavaliere pallido.