Cast:
Robert Taylor
Stewart Granger
Lloyd Nolan
Debra Paget
Russ Tamblyn
Constance Ford
Joe De Santis
Sceneggiatura: Richard Brooks
(dal romanzo di Milton Lott)
Musica: Daniele Amfitheatrof
Fotografia: Russell Harlan
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Spietato e disumano predatore di bisonti (R. Taylor), fa lega con un ex cacciatore (S. Granger) per sterminare le mandrie presenti nel Dakota; ma quest'ultimo è restio al massacro e dopo aver salvato un indiana fatta prigioniera dal sanguinario, decide di abbandonarlo. Lo scontro è inevitabile.
Richard Brooks, abile regista e sceneggiatore e tra i primi avanguardisti nella vecchia Hollywood, traccia nell'equivalenza tra forze umani e naturali un disegno progressista atto a dimostrare come violenza, evoluzione e razzismo segnarono all'epoca i cardini fondamentali per la costruzione di uno stato 'imbattibile' e, naturalmente, superiore. E' un western naturalistico di fattura spietata; nelle immagini, nello scontro, negli ideali. La MGM mette a confronto per la seconda volta, dopo I fratelli senza paura (1953), due prime star dello studios attraverso la coppia Robert Taylor - Stewart Granger, che già poco si sopportavano in privato, con intento riuscito: entrambi perfetti. Nel cast, ottima prova del caratterista Lloyd Nolan, nel ruolo dello zoppo. Memorabile scena finale con Robert Taylor morto assiderato con il fucile in mano, sequenza che poi ispirò Stanley Kubrick per l'analoga di Jack Torrence in Shining. Girato dal vivo tra le montagne del South Dakota, mostra l'abbattimento reale di numerosi capi di bestiame, ahinoi, controllato direttamente da emissari del governo; negli anni '50 era ancora tutto possibile.