Cast:
Jean-Louis Trintignant
Klaus Kinski
Frank Wolff
Luigi Pistilli
Vonetta McGee
Mario Brega
Carlo D'Angelo
Marisa Merlini
Sceneggiatura: Sergio Corbucci Bruno Corbucci Mario Amendola
Vittoriano Petrilli
Musica: Ennio Morricone
Fotografia: Silvano Ippoliti
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Quando la neve imbianca i territori al confine con il Messico, i banditi rifugiati sui monti sono costretti a scendere a valle. Qui, ad attenderli c'è un gruppetto di cacciatori di taglie capitanati da un elemento spregevole e spietato. Un pistolero muto, per vendicare la morte del marito di una donna che di lui si è innamorata, affronta i bounty-killer, semina la morte, ma infine soccombe.
Sulla scia leonina degli spaghetti western non conforme alle regole classiche del cinema hollywoodiano, un Sergio Corbucci che non ti aspetti. Il regista, dopo la serie Totò/De Filippo e prima di avventurarsi nella commedia all'italiana anni '70 e '80, fa un film di successo internazionale incastrato tra sfida e violenza continuativa, dove nessuno vince, distinto da simbolismi (la neve, che tutto cancella) e attraversato da interrogativi di carattere sociale posti in essere sul tema della legge del più forte, sorretta da codici civili e morali, destinata a trionfare sul debole, come attesta il finale negativo (la morte del buono) a suggello di una sintesi estremamente pessimista, al limite del noir. La trama in se non vale un tubo, la narrazione vive sul consolidato rimpasto di idee ampiamente sfruttate (cacciatori di taglie, crimini disumani, depressioni psichiche, giustizie sommarie, agitazioni improvvise, vendette private, ricerca di un'inesistente legalità), ma è un film ugualmente godibile, sorretto da un certo fascino espressivo, visivamente ricco di impasti scenici, privo di frenesie ritmate, dosato nel montaggio e con due grandi attori, Klaus Kinski e Jean-Louis Trintignant (chiamato dalla co-produzione francese 'Les Films Corona' a sostituire Franco Nero), che da soli monopolizzano l'intera pellicola. Vietato ai minori di 18 anni in Italia, fu distribuito in alcune versioni estere con finale alternativo di carattere buonista. Girato in esterni sulle Dolomiti, a Cortina d'Ampezzo e sui Pirenei spagnoli; interni a Roma. Musica di Ennio Morricone, notevole registro ad archi d'inclinazione malinconico-crepuscolare.
