Cast:
Sean Connery
Brigitte Bardot
Stephen Boyd
Jack Hawkins
Peter van Eyck
Honor Blackman
Woody Strode
Sceneggiatura: James Griffith
Hal Hopper
Scott Finch
(dal romanzo di Louis L'Amour e dal soggetto di Clarke Reynolds)
Musica: Robert Farnon
Fotografia: Ted Moore
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Per soddisfare la bramosia di un gruppetto di viziati e presuntuosi aristocratici europei, vogliosi di misurarsi nella caccia al puma, un solitario avventuriero li guida in territorio Apache; poi salva una contessina ma uccide tre pellerossa. Finiscono tutti sotto assedio.
Edward Dmytryk, ormai giunto all'epilogo di una folgorante carriera da regista, stecca di brutto con questo filmaccio di produzione europea dominato da sadismo e violenza gratuita, che anziché guardare al genere revisionista dei Peckinpah e Penn, strizza l'occhio agli spaghetti-western nostrani in un gettito pomposo ad elevato sviluppo di situazioni esecrabili. L'idea di poter coniugare il decadentismo nobiliare per mezzo di una sfibrata struttura scenografica (e cromatica) naufraga nel nulla; la storia in se, violentata da una sceneggiatura traballante, è scontata e il cast, notevole, appare fuori luogo. Brigitte Bardot all'esordio americano (in Erasmo il lentigginoso del 1965 fu solo comparsa senza accredito), non più fulgida star del cinema europeo anni '50, fa coppia con Sean Connery che grugnisce nel tentativo di scrollarsi di dosso l'etichetta di James Bond. Girato quasi intermente in esterni, senza ritmo, dominato dalla sabbia e dal deserto, il solo vero attore del film. Tratto dall'omonimo romanzo di Louis L'Amour, famoso romanziere tradizionalista statunitense, autore di numerosi testi sul periodo della frontiera poi adattati per il grande schermo; tra i più noti: Hondo, Il Paradiso dei fuorilegge, Le colline bruciano, La conquista del West, Catlow e l'italianissimo Lo chiamavano Mezzogiorno.
