Cast:
Tomas Milian
Orson Welles
John Steiner
Luciano Casamonica
Ángel Ortiz
Annamaria Lanciaprima
José Torres
Paloma Cela
Sceneggiatura: Giulio Petroni Franco Solinas Ivan Della Mea
(dal soggetto di Franco Solinas e Ivan Della Mea)
Musica: Ennio Morricone
Fotografia: Francisco Marín
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Tepepa, bandito e rivoluzionario messicano, combatte una guerra personale contro il colonnello Carrasco. Nella lotta, lo affianca un medico inglese, che non cerca gloria ma vuol vendicarsi di Tepepa, che violentò la sua donna. Resa dei conti finale.
Da un'idea di Franco Solinas e Ivan Della Mea, un violento spaghetti-western, considerato tra i baluardi del genere all'italiana. Giulio Petroni, qui anche sceneggiatore, stimato dopo la direzione di Da uomo a uomo (1967), prende spunto dalla rivoluzione messicana e trasforma la storia in un apologo sociale al passo coi tempi correnti della contestazione studentesca fine anni '60. La vicenda tralascia il percorso storico, preferendo a questo l'esaltazione di tre personaggi, ingigantiti dall'introspezione psicologica, singolarmente esaltati dal concetto dell'antieroismo. Notevole il finale, di sapore pessimista e crepuscolare. Superbe interpretazioni: Orson Welles (flemmatico colonnello sanguinario) assiduo, per motivi economici, nel cinema italiano di serie b anni sessanta, Tomas Milian (violento rivoluzionario) ancora distante dalla degenerazione del commissario Giraldi, John Steiner (ambiguo e assetato di vendetta) attore inglese specialista dell'horror-avventuroso. Uso calibrato del flashback e voce off non invadente; musica di Ennio Morricone. Scempio nei passaggi televisivi, con tagli dall'originale (136 minuti la durata) di ben 40 minuti.