Cast:
Oliver Reed
Gene Hackman
Candice Bergen
Simon Oakland
Ronald Howard
L.Q. Jones
Mitchell Ryan
William Watson
G.D. Spradlin
Rayford Barnes
Bernard Kay
Sceneggiatura:
Gilbert Ralston Lou Morheim William W. Norton
(dal soggetto di Gilbert Ralston e
Lou Morheim)
Musica: Riz Ortolani
Fotografia: Cecilio Paniagua
Original Track Music
(1.00)
Stanco di essere analfabeta, smanioso di farsi una cultura, capo di una banda di fuorilegge rapisce una maestra, moglie di un ricco proprietario terriero, sanguinario, privo di pietà, sessualmente perverso. Subito alla testa di un gruppo di amici fidati, che infine lo abbandonano, il marito scova il nascondiglio dei banditi. Dotati di fucili con monocolo a gittata di 700 metri, compiono una carneficina, ma il capobanda e la donna, che nel frattempo si è innamorata del suo sequestratore, riescono a fuggire nel deserto. Il coniuge, rimasto solo, li insegue e dopo averli raggiunti li ammazza a sangue freddo.
Prendendo chiari spunti da Io sono Valdez, di Edwin Sherin con Burt Lancaster, girato nello stesso anno ma uscito otto mesi prima di questo, un western di violenza spropositata, costruito a modello di tragico melò, ambiguo e di temperamento sadico, intento nella principale tematica a sottolineare quella linea di confine che rovescia il naturale aspetto della storia, dove il cattivo non è rappresentato come tale, esatto contrario del buono, spietato e disumano. L'andamento lento immerso in grandi scenari sacrifica la narrazione, sostenuta dalle scene d'azione (esposte in ralenty) abbondantemente accompagnate da fiumi di sangue. Si va così avanti, tra stupri, macellazioni e pezzi cervello che schizzano da tutte le parti, fino al termine, in un epilogo che assume forma sconcertante di notevole disturbo. Cast di grandi nomi, diretti da Don Medford, mediocre regista televisivo che affida la sua verve a risonanza di Sam Peckinpah, tranciatore del western classico, da lui demolito a favore di una ´adulta´ rivisitazione del genere più noto del cinema americano. Vietatissimo in quasi tutto il mondo; in alcuni paesi soggetto anche a tagli censori per alcune sequenze considerate esecrabili.