Cast:
James Coburn
Kris Kristofferson
Bob Dylan
Richard Jaeckel
Katy Jurado
Chill Wills
Barry Sullivan
Jason Robards
Jack Elam
R.G. Armstrong
Elisha Cook Jr.
Dub Taylor
Sceneggiatura: Rudy Wurlitzer
Musica: Bob Dylan
Fotografia: John Coquillon
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Pat Garrett e Billy the Kid, autori di innumerevoli scorrerie, si dividono. Garrett diventa uomo di legge, Kid rifiuta di allinearsi alla nuova etica che sta cambiando il modo di vivere nel far west. Dopo molti anni si incontrano nuovamente, ma ora l'amicizia non è più salda come un tempo. Pat offre l'ultima possibilità di salvezza all'ex amico proponendogli di andare in Messico, ma Billy rifiuta. Garrett, suo malgrado, sarà costretto ad ucciderlo.
Sono oltre una ventina i film realizzati sulla figura del fuorilegge William Harrison Bonney (1859-1881), alias Billy the Kid, molti riconosciuti fedeli alla biografia storica, altri apocrifi, altri ancora di pura invenzione. Qui, Sam Peckinpah usa il suo metro revisionista e accentua nel tono nostalgico la fine di un epoca che non sa opporsi all'avanzata del progresso. I due protagonisti, per nulla eroici, vivono la storia di riflesso ai tempi che mutano, in uno strale circondato da cupezza e pessimismo, entrambi legati da profonda fratellanza che però si disintegra, poiché la forma che li lega, entrata in contrasto con la disintegrazione dei valori, non è più in grado di supportare il simbolo dell'amicizia. La stesura narrativa, ad eccezione di fulminei virgulti di violenza e furore, appare quieta e pacata, a tratti lamentosa, a misura di epoca ormai al tramonto. Accompagnato da una stupenda fotografia e dalle celebri musiche di Bob Dylan, con la nota canzone 'Knockin' on Heaven's Door', il quale pur in un piccolo ruolo, appare negli accrediti come terzo nome dopo quelli di James Coburn e Kris Kristofferson. Massacrato in fase di montaggio (in Italia distribuito con 16 minuti in meno rispetto all'originale), trucidato dalla critica statunitense, fu un autentico flop ai botteghini; soltanto la riedizione in director's cut del 2001, dopo il restauro del 1998, svegliò le menti intorpidite e fece giustizia di una valutazione al tempo prevenuta.