Cast:
Robert Redford
Will Geer
Delle Bolton
Josh Albee
Joaquín Martínez
Allyn Ann McLerie
Stefan Gierasch
Sceneggiatura: John Milius
Edward Anhalt
(dal romanzo di Vardis Fisher e dal soggetto di Raymond W. Thorp e
Robert Bunker)
Musica: Tim McIntire
John Rubinstein
Fotografia: Duke Callaghan
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Nel 1850, Jeremiah Johnson, lontano dalla civilizzazione si ritira tra le montagne dello Utah. Rintracciato da una colonna militare è costretto a far da guida attraversando un cimitero indiano, luogo invalicabile per i bianchi. Compiuto l'affronto, si scatena la rappresaglia dei pellerossa.
A suo modo, è un film di culto, che cambiò e di molto la concezione del western, non tanto per il discostamento dal classicismo, già operato da altri registi sul finire degli gli anni '60, quanto per la proposizione di carattere sociale inerente alla coesione tra due popoli che non si accettano a base di ideologismi in eterna contraddizione, tra voglia di conquista e difesa della natura. Western inquieto, a lunghi tratti mesto, non critico ma partecipe nella coscienza di una flessibilità idonea a ricongiungere negli intenti il diritto dell'uguaglianza. Girato al naturale tra paesaggi imponenti e suggestivi, diretto con mano ferma e egregiamente interpretato da un buon cast, dal quale emerge Robert Redford nel periodo più fulgido della sua carriera; richiestissimo e protagonista nello stesso anno di altri 3 film: Il candidato, La pietra che scotta e Come eravamo. Titolo italiano allucinante.