Cast:
Jason Patric
Gene Hackman
Robert Duvall
Wes Studi
Matt Damon
Rodney A. Grant
Kevin Tighe
Steve Reevis
Sceneggiatura: John Milius Larry Gross
(dal soggetto di John Milius)
Musica: Ry Cooder
Fotografia: Lloyd Ahern II
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Nel 1886, Geronimo, guerriero apache di forte influenza sulla sua tribù, dopo una guerra di tre anni combattuta contro i bianchi si arrende. Relegato in una riserva, presto riprende le armi e alla testa di 35 ribelli semina il panico fino ai confini del Messico. I militari impegnano oltre 5000 uomini per catturarlo; lo inseguono, lo circondano e infine lo domano. È la resa finale senza scampo.
Meno avvincente rispetto a L'ultimo Apache (1954) di Robert Aldrich, con un grande Burt Lancaster nel ruolo agitato e maschilista del ribelle indiano, ancor meno avventuroso di Geronimo (1962) con Chuck Connors, questo di Robert Hill è più un western di analisi, sostenuto dalla forte vigoria caratteriale di John Milius, sceneggiatore, nonché autore del soggetto. Geronimo non è il protagonista, ma il punto di riferimento di un'epoca, di un idealismo, emblema della caratterizzazione di un popolo fiero ormai alla deriva. L'analisi storica è perfetta, la messa in scena appare suggestiva e i personaggi appropriati; quello che stona è il ricorso al totale modernismo (dialoghi, inquadrature di primo piano, riprese allargate a medio e lungo campo), che, in parte, tradisce la materia e gli argomenti correlati. Per pura curiosità, il primo lungometraggio dove compare Geronimo è L'ultimo pellerossa (1939), diretto da Paul Sloane; anche qui, centrale nel titolo, ma non protagonista nel film.