Cast:
Clint Eastwood
Gene Hackman
Morgan Freeman
Richard Harris
Jaimz Woolvett
Saul Rubinek
Frances Fisher
Anna Levine
Sceneggiatura: David Webb Peoples
Musica: Lennie Niehaus
Fotografia: Jack N. Green
Original Track Music
(1.00 - 476 kb Wav)
Per rendere giustizia a una prostituta sfregiata da due cowboy, ex killer ormai in pensione, riprende le armi e torna nella città dove si è compiuto il misfatto; ma deve affrontare lo sceriffo del posto, uomo che ha fatto dell'abuso una vera ragione d'essere.
Clint Eastwood, sessantaduenne, alla sua quarta regia western dopo Lo straniero senza nome (1973), Il texano dagli occhi di ghiaccio (1976) e Il cavaliere pallido (1986), firma un lavoro improntato su tematiche profonde e lascia da parte l'ironia manifestata nei precedenti titoli, geneticamente ancorata ai vecchi ricordi italiani della 'trilogia del dollaro'. Proprio della sua ideologia, accentua il concetto della menzogna, inteso nell'epopea del Far West come essenza leggendaria priva di realtà, ma sostiene tutto ciò che in vero da essa ne deriva, come prepotenze, illegalità e violenza gratuita, presenti oggi nella civiltà moderna e sicuramente domani in quella futura. Film tetro, per certi versi ambivalente con altri generi a sfondo drammatico, dove la preponderante forza degli eventi assume toni di autentica tragedia. Quattro Oscar, compreso quello per il miglior film, caso rarissimo per un western, in precedenza assegnato soltanto a Balla coi lupi (1991). Nei titoli, dedicato a Sergio Leone e Don Siegel, padri putativi di Clint Eastwood, iniziatori di una lunga scalata che ha consegnato ai massi vertici del riconoscimento critico e popolare, il più famoso autore del cinema contemporaneo.